Adeguamenti obbligatori per impianti di piccola taglia connessi in media tensione

Adeguamenti obbligatori per impianti di piccola taglia connessi in media tensione

Con la Delibera ARERA 385/2025 del 5 agosto, arrivano importanti novità per gli impianti rinnovabili di piccola taglia. In particolare, l’obbligo di installazione del Controllore Centrale di Impianto (CCI) viene esteso agli impianti fotovoltaici ed eolici ≥100 kW già connessi alla rete in Media Tensione (MT).

Il CCI permetterà la regolazione remota della potenza attiva su richiesta del gestore di rete (DSO) , contribuendo alla stabilità e flessibilità del sistema elettrico.

Verso una rete più moderna e flessibile

Questa delibera si inserisce nel percorso di digitalizzazione e modernizzazione del sistema elettrico, dove la generazione distribuita assume un ruolo sempre più strategico. L’obiettivo è rendere gli impianti più osservabili e controllabili, anche da remoto da parte dei DSO.

Fino ad oggi, l’obbligo di dotarsi del CCI riguardava solo gli impianti ≥1 MW. Ora, anche gli impianti ≥100 kW dovranno installare il CCI, che:

  • consente il monitoraggio e la modulazione dell’energia prodotta
  • integra la funzionalità PF2, ovvero la limitazione della potenza attiva su comando esterno del distributore (DSO)
  • deve rispondere prontamente ai comandi di limitazione inviati da remoto

Taglia impianto

Scadenza adeguamento

Note

≥1 MW

Febbraio 2026

CCI già installato attivazione della funzionalità PF2

500 kW – 1 MW

Febbraio 2027

Adeguamento con Installazione CCI

100 kW – 500 kW

Marzo 2027

Adeguamento con Installazione CCI

ARERA prevede contributi forfettari decrescenti in base alla data di comunicazione dell’avvenuto adeguamento:

Impianti 500–1000 kW

Impianti 100–500 kW

Comunicazione entro

Contributo (€)

28/02/2026

10.000

30/06/2026

7.500

31/10/2026

5.000

28/02/2027

2.500

Comunicazione entro

Contributo (€)

31/03/2026

7.500

31/07/2026

5.625

30/11/2026

3.750

31/03/2027

1.875

Chi non si adeguerà entro le scadenze previste (febbraio/marzo 2027) rischia:

  • la sospensione degli incentivi
  • la revoca dello scambio sul posto o del ritiro dedicato
  • nei casi più gravi, il distacco dell’impianto dalla rete

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